Raul Bova e Il Nuotatore di Auschwitz
Al Teatro Parioli Costanzo a Roma, Raul Bova è il protagonista de "Il Nuotatore di Auschwitz", uno spettacolo ideato e diretto da Luca De Bei ispirato alla storia vera di Alfred Nakache e al libro “Uno psicologo nei lager” di Viktor E. Frankl.
Alfred Nakache e Viktor Frankl: trovare una ragione per vivere anche nella sofferenza più profonda
Alfred Nakache era un nuotatore detentore di un record mondiale, detenuto ad Auschwitz con il numero 172763. Nonostante l'orrore del lager, la sua incrollabile determinazione lo ha portato a continuare ad allenarsi. Sopravvissuto alla prigionia, Nakache è tornato a gareggiare, stabilendo un nuovo record mondiale e partecipando alle Olimpiadi di Londra.
Anche Viktor Frankl, psichiatra e autore del celebre libro "Uno psicologo nei lager", fu internato ad Auschwitz. Nel suo testo, Frankl descrive l'orrore vissuto e il modo in cui riuscì a sopravvivere trovando un senso alla sofferenza. Questa straordinaria testimonianza esplora la capacità umana di resistere anche nelle condizioni più disperate, insegnandoci che il significato della vita può emergere persino nei momenti più bui.
Un messaggio di speranza e la ricerca del senso ultimo dell'esistenza
Il teatro presenta così lo scopo di questo spettacolo:
vuole restituire queste due figure straordinarie che comunicano a tutti noi un messaggio di speranza: vivere è certo anche sofferenza, ma cercare un senso a questa sofferenza guardando verso il futuro con uno scopo è il modo per affrontare le sfide più dure che la vita ci presenta. In questo modo è possibile arrivare, infine, a scoprire il senso stesso dell’esistenza.
Il cuore dello spettacolo è ben riassunto dalle parole del regista Luca De Bei:
se la storia di un internato ad Auschwitz ci riporta inevitabilmente alle tante testimonianze ascoltate fino ad oggi, è vero che quella del nuotatore Nakache si distacca da queste per diventare in special modo emblema di una resistenza portata avanti e raggiunta con coraggio e caparbietà. Una figura che per emergere appieno ha però bisogno del suo “doppio” – lo studioso Frankl, – che analizza e teorizza ciò che l’istintivo Alfred pone in atto in modo istintivo. In questa visione Alfred e Viktor sono uno lo specchio dell’altro, sono le due facce di una stessa medaglia e si fondono in un’esperienza capace di dare agli spettatori il senso ultimo dell’esistenza.
Questo spettacolo ci ricorda che, per quanto dura sia la vita, cercare un senso nella sofferenza è il primo passo per affrontare e superare ogni sfida.
Unisciti a noi per una serata speciale
Questo spettacolo merita sicuramente di essere visto. Rimandiamo al sito ufficiale del Teatro Parioli Costanzo e alla pagina dedicata allo spettacolo Il Nuotatore di Auschwitz per maggiori dettagli.
Gli amici di fitPsy hanno proposto di organizzare un piccolo gruppo per vivere insieme questa esperienza. Andremo a vederlo insieme allo spettacolo di giovedì 28 novembre alle ore 21.00. Chi volesse unirsi può scrivere a [email protected]. Disponibilità fino ad esaurimento posti.
La partecipazione prevede unicamente il pagamento del biglietto di ingresso al teatro.
Nota informativa
Il gruppo di condivisione di fitPsy per lo spettacolo Il Nuotatore di Auschwitz è indipendente rispetto all’organizzazione dell’evento stesso da parte del Teatro Parioli. Per l’acquisto dei biglietti dello spettacolo in maniera autonoma, è possibile visitare il sito ufficiale del Teatro Parioli.