Giocare è una cosa seria: l'importanza del gioco per il Benessere Psicologico degli Adulti

La gente non smette di giocare perché diventa vecchia; diventa vecchia perché smette di giocare.
Platone

Il gioco è comunemente associato all’infanzia, una fase in cui esplorazione e divertimento sono considerati naturali e necessari per il sano sviluppo psicofisico. Tuttavia, il bisogno di giocare non svanisce con la crescita; rimane una componente essenziale per il benessere emotivo e relazionale anche in età adulta. In questo articolo esploreremo il significato del gioco, il suo ruolo nello sviluppo della persona e i benefici che può offrire anche agli adulti.

Gioco e Bisogni Emotivi Primari

Secondo la Schema Therapy, teoria psicologica sviluppata negli anni '90 dallo psicoterapeuta Jeffrey Young, ogni persona nasce con alcuni bisogni emotivi fondamentali che devono essere soddisfatti per garantire uno sviluppo sano e armonioso. Tra questi bisogni troviamo:

  • Attaccamento sicuro (connessione, fiducia, sicurezza),
  • Autonomia e competenza (percezione di efficacia e valore personale),
  • Libertà di espressione (capacità di manifestare sentimenti e desideri),
  • Limiti realistici e autocontrollo,
  • Spontaneità e gioco.

Il gioco, infatti, è strettamente connesso al bisogno di spontaneità: esso rappresenta uno spazio in cui le persone possono lasciarsi andare, sperimentare nuove possibilità e rilassarsi senza temere il giudizio. Quando il gioco è assente, o relegato solo all’infanzia, si tende a sviluppare una visione rigida e limitante della vita, in cui il divertimento e la creatività faticano a trovare posto.

Le Fasi del Gioco nello sviluppo dell'infanzia

Il gioco si evolve progressivamente durante la crescita, e ciascuna fase è essenziale per lo sviluppo di capacità cognitive, emotive e sociali:

  • 0-2 anni: Gioco non occupato, che prepara il bambino al gioco futuro stimolando esplorazione e curiosità.
  • 2-3 anni: Gioco solitario, dove il bambino inizia a divertirsi in autonomia, compatibilmente con le sue capacità cognitive e motorie ancora limitate.
  • 2-4 anni: Gioco finalistico, nel quale il bambino compie azioni simboliche senza un obiettivo concreto.
  • 2 e mezzo - 4 anni: Gioco parallelo, in cui i bambini giocano vicini, ma in modo indipendente, creando le basi per le abilità sociali.
  • 3-4 anni e oltre: Gioco associativo, che introduce cooperazione e linguaggio nel gioco con i pari.
  • 4-6 anni: Gioco cooperativo, esito di tutte le esperienze precedenti, che porta all’acquisizione delle prime competenze sociali avanzate.

Quando il bambino è privato di queste fasi, possono svilupparsi delle lacune che si riflettono in difficoltà sociali e nella tendenza, in età adulta, a vivere il gioco come qualcosa di superfluo o inutile.

Come si manifesta l’assenza di gioco negli Adulti?

In ambienti familiari molto severi o carenti di spontaneità, dove il gioco è scoraggiato o considerato futile, il bambino può interiorizzare un’immagine negativa del divertimento. In età adulta, ciò si manifesta con rigidità, propensione al solo "dovere" e difficoltà a trovare piacere nelle attività ricreative. Spesso, queste persone sentono che svagarsi è una perdita di tempo, non sanno come rilassarsi o hanno una visione rigida delle proprie responsabilità.

Secondo la Schema Therapy, questi atteggiamenti e comportamenti possono essere interpretati come modalità disfunzionali che derivano da schemi maladattivi. In altre parole, quando i bisogni primari come il gioco e la spontaneità non vengono soddisfatti, la persona sviluppa schemi che portano a interpretare il mondo e le relazioni in modo limitato e poco flessibile.

I Benefici psicologici del Gioco per gli adulti

Se il gioco è visto come una necessità nell’infanzia, è altrettanto importante anche per gli adulti. Giocare permette di rispondere a diversi bisogni emotivi e di rafforzare competenze che vanno ben oltre il momento ludico. Tra i principali benefici del gioco in età adulta troviamo:

  • Esprimere spontaneità e libertà: Giocare è un modo per lasciare da parte le preoccupazioni quotidiane e coltivare uno spazio in cui poter esprimere liberamente la propria creatività.
  • Favorire l’attaccamento e la connessione: Il gioco può creare un senso di calore e reciprocità nelle relazioni, aiutando a sviluppare legami significativi.
  • Sperimentare apprezzamento incondizionato: Attraverso il gioco, gli adulti possono sperimentare un tipo di apprezzamento non condizionato al risultato, che aiuta ad accettarsi e sentirsi meritevoli al di là delle proprie prestazioni.
  • Connettersi con il “Bambino Felice”: Giocare consente di riscoprire la parte di sé che è autentica e gioiosa, che contribuisce a un senso di benessere e sicurezza interiore.

Riscoprire il potere del Gioco: un’opportunità di Crescita Personale

In contesti terapeutici e di gruppo, il gioco viene spesso utilizzato come mezzo per riscoprire la propria autenticità e riaccendere la spontaneità, allentando le voci critiche interne e permettendo di vivere momenti di svago e libertà. Anche negli ambienti di lavoro e nelle relazioni familiari, dedicare del tempo a giocare può migliorare il benessere, ridurre lo stress e rafforzare i legami.

Rivalutare il gioco come parte integrante della vita adulta ci permette di vivere con maggiore leggerezza, di riconoscere e dare spazio a bisogni emotivi spesso trascurati e di rimanere in contatto con un lato di noi stessi che tende al divertimento e alla creatività.

Giocare, quindi, non è un lusso o un’attività superflua; è un aspetto fondamentale del nostro benessere psicologico. Sia che ci si dedichi a giochi creativi, di movimento o di pura fantasia, lasciare spazio al gioco nella vita quotidiana significa investire in una versione più completa e felice di sé stessi.

Giocare con i tuoi Figli: un Legame che cresce e aiuta a crescere

Un altro ambito significativo è il gioco con i propri figli, indipendentemente dalla loro età. Giocare con i bambini/ragazzi, infatti, non solo favorisce la loro crescita emotiva, ma contribuisce anche a costruire un legame affettivo profondo. In ogni fase della loro vita, i figli ci insegnano a giocare in modo diverso, stimolando la nostra creatività e la nostra spontaneità, mentre imparano a sviluppare competenze sociali, cognitive ed emotive. Anche i genitori, dunque, traggono enormi benefici da questa condivisione del gioco.

Ecco alcuni dei benefici del gioco insieme ai propri figli, di tutte le età:

  • Rafforzare la relazione genitore-figlio: Il gioco condiviso crea momenti di connessione autentica che aiutano a costruire un legame affettivo solido. Durante il gioco, il bambino si sente visto e ascoltato, e l’adulto ha la possibilità di essere presente in modo gioioso e attivo nella sua vita.
  • Sviluppo competenze sociali e comunicative: Giocare con i propri figli stimola lo sviluppo delle abilità sociali, come l’ascolto, la cooperazione e la gestione delle emozioni. Il gioco, soprattutto in gruppo, insegna loro a rispettare le regole, condividere e interagire con gli altri.
  • Stimolare la creatività e la risoluzione dei problemi: Le attività ludiche favoriscono il pensiero creativo nei bambini e, al tempo stesso, offrono occasioni per risolvere piccoli problemi, come trovare soluzioni a un gioco o decidere insieme come organizzare una partita. Questo aiuta il bambino a sviluppare abilità cognitive che saranno utili anche nella vita quotidiana.
  • Promuovere il benessere fisico e mentale: Oltre a favorire l’attività fisica, il gioco stimola il benessere mentale, contribuendo a ridurre lo stress e ad aumentare la felicità. Momenti di gioco attivo, come correre o giocare a palla, sono perfetti per scaricare l’energia in eccesso, mentre i giochi di ruolo o di fantasia stimolano l’immaginazione e la serenità interiore.
  • Sviluppare la fiducia in sé: Giocando insieme, l’adulto diventa un punto di riferimento sicuro, rafforzando la fiducia del bambino nelle proprie capacità. Il gioco aiuta anche a consolidare il concetto di "provare e riprovare", senza paura di sbagliare, favorendo una mentalità positiva e resiliente.
  • Imparare a giocare dai propri figli: Non dimentichiamo che, spesso, i bambini insegnano agli adulti a giocare in modo più libero e spontaneo. Lontano dalle preoccupazioni quotidiane, i figli ci spingono a lasciarci andare, ad abbandonare la rigidità adulta e a riscoprire il piacere del gioco autentico, in un scambio di energie e insegnamenti reciproci.

Giocare con il Tuo Amico a 4 Zampe

Facciamo una piccola divagazione, pensando a chi ha la fortuna di condividere la propria vita con un amico a quattro zampe. Molte volte, l'incapacità dell'adulto di giocare si riflette anche nel rapporto con il proprio amico a quattro zampe. La mancanza di gioco può compromettere non solo la nostra salute psicofisica, ma anche quella del nostro compagno animale. Giocare insieme è fondamentale per rafforzare il legame affettivo e per promuovere un benessere psicofisico reciproco. Ecco alcuni dei benefici del gioco con il proprio amico a quattro zampe:

  • Divertimento e Quality Time: Gli amici a quattro zampe, siano essi cani o gatti, giocano naturalmente, e questo gioco favorisce il legame con il loro padrone. Non solo il gioco è divertente, ma aiuta anche a migliorare la salute psicofisica di entrambi.
  • Rinforzare il legame con il padrone: Il gioco crea associazioni positive tra l'animale e il suo padrone. Quando il cane gioca con il suo proprietario, o il gatto interagisce con il suo compagno umano, l'animale associa il divertimento alla presenza di chi gli è vicino, rafforzando così il legame affettivo.
  • Stimolare l’attività fisica e mentale: Giocare aiuta a stimolare il cane o il gatto, tenendo lontano la noia che può portare a comportamenti distruttivi, come mordere mobili o graffiare le superfici. Inoltre, il gioco stimola la mente e il corpo dell'animale, migliorando la sua concentrazione e abilità di apprendimento.
  • Rinforzare la leadership: Stabilire regole nel gioco, come "prendere il gioco" o "lasciare", aiuta a rafforzare la leadership del padrone, mostrando all'animale chi è il responsabile. Questo è particolarmente utile per educare il cane, ma anche per insegnare al gatto a rispondere a comandi di base.
  • Controllo dell’arousal: Attraverso il gioco, i cani (e i gatti) possono imparare a controllare la propria eccitazione, sia fisica che mentale. Per esempio, i giochi di naso o di ricerca sono ottimi per calmare i cani troppo eccitabili.
  • Incontri sociali e divertimento condiviso: Alcuni giochi, come quelli in cui il cane si trova a condividere un’attività con un altro cane o animale, aiutano anche a sviluppare le sue capacità sociali e a favorire un comportamento positivo con gli altri.

Introduci il Gioco nella tua vita quotidiana: 10 Consigli pratici per Adulti

Sebbene il gioco sia spesso considerato una prerogativa dell’infanzia, portarlo nella quotidianità adulta può essere una fonte di benessere e rilassamento. Ecco alcuni spunti per integrare momenti di gioco nella tua vita:

  1. Attività Creative e Manuali: Dedica del tempo a disegnare, dipingere o costruire con Lego. Anche brevi momenti creativi liberano la mente.
  2. Movimento Spontaneo: Ballare senza scopo, magari sulle note della tua canzone preferita, ti aiuta a sentirti più libero e leggero.
  3. Giochi da Tavolo e Puzzle: Scegli giochi che stimolino la cooperazione, senza competizione, per divertirti con amici o familiari.
  4. Gioco Senza Oggetti: Dedica tempo a un gioco immaginativo o a un viaggio mentale rilassante, senza bisogno di oggetti fisici.
  5. Momenti Giocosi nella Routine: Trasforma attività quotidiane come cucinare o fare la spesa in piccoli giochi o sfide divertenti.
  6. Ritrova il Bambino Interiore: Rifletti su cosa ti faceva sorridere da bambino e prova a rivivere quelle esperienze in modo adulto.
  7. Gioca con i tuoi figli o i figli degli amici: Approfitta di ogni occasione per giocare con i bambini, stimolando la creatività e rafforzando i legami affettivi.
  8. Gioca con il tuo animale: Che sia il cane o il gatto, giocare con il tuo animale ti aiuta a rafforzare il legame e a migliorare il benessere reciproco.
  9. Sperimenta il Gioco Sociale: Organizza giochi o attività di gruppo che favoriscano la collaborazione, il divertimento e la connessione con gli altri.
  10. Prova Esperienze Guidate: Partecipa a workshop o attività di gruppo che esplorano il gioco per adulti, in un ambiente sicuro e stimolante.

Il Gioco come Esperienza Immersiva

Se stai cercando un’opportunità per esplorare il gioco come strumento di crescita, benessere e connessione, eventi come Il 7 e l'8: psicoterapia ed educazione cinofila, sono esperienze ideali per migliorare il rapporto con il tuo amico a quattro zampe, anche attraverso il gioco. Questi percorsi offrono occasioni uniche per rafforzare la relazione con il proprio cane in modo giocoso e consapevole.

Inoltre, Art of Play a Roma con fitPsy: un’esperienza di Terapia di Gruppo Immersiva per riscoprire il potere del Gioco è un’altra esperienza immersiva che celebra il potere del gioco. Questo percorso ti invita a riscoprire la creatività e la spontaneità in un contesto di gruppo, attraverso installazioni interattive come Hug Me, Doll House e Spectrum. Art of Play con fitPsy non è solo un momento di divertimento, ma anche una profonda occasione di crescita personale, dove il gioco diventa uno strumento per riscoprire il nostro bambino interiore, affrontare le difficoltà e rafforzare le nostre connessioni emotive.

Conclusioni

Il gioco, quindi, rappresenta una risorsa fondamentale che non dovremmo mai trascurare. È un mezzo per sviluppare la nostra creatività, riscoprire il piacere della spontaneità e costruire legami più profondi, sia con gli altri che con noi stessi. Non importa la nostra età: il gioco ha il potere di rinvigorirci e di migliorare il nostro benessere psicofisico. Scegliere di fare spazio per il gioco nella propria vita significa fare un investimento in una vita più sana, felice e appagante.

After The Storm di Kali Uchis: Un messaggio di resilienza in musica

After The Storm" di Kali Uchis, con Tyler, The Creator e Bootsy Collins, trasmette un messaggio di speranza e forza interiore. La canzone ci invita a guardare dentro noi stessi, ricordandoci che possiamo essere i nostri stessi eroi. Ci incoraggia ad affrontare le difficoltà con resilienza, credendo che, dopo ogni tempesta, il sole tornerà a brillare.
28/11/2024 10:21

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Ho una malattia si chiama fantasia: porta quasi all'eresia è considerata pazzia…
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